Restauro di mobili antichi e complementi di arredo in legno massello

Restauro di arredi fissi antichi in legno massello

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Il restauro degli arredi fissi antichi in legno massello

La terminologia di “arredo fisso” comprende tutti quegli elementi di arredo o decorazione che sono ancorati in maniera permanente agli elementi strutturali, orizzontali o verticali, di un ambiente interno.

I nostri interventi di restauro su questa tipologia di arredo sono differenziati a seconda che si intervenga soltanto sul mero elemento di arredo piuttosto che, in scala più estesa, lavorando sulla struttura in concomitanza ad interventi di adeguamento, risanamento o restauro edilizio.

Le varie tipologie di lavori per gli arredi fissi eseguite da noi

Abbiamo, nel corso degli anni, eseguito diverse tipologie di lavori per gli arredi fissi:

  • Interventi in loco svolti senza lo smontaggio dell’arredo fisso, volti principalmente a ripristinare le caratteristiche estetiche dell’arredo stesso.
  • Interventi di smontaggio, restauro e successivo rimontaggio, qualora l’intervento sia mirato ad un risanamento strutturale dell’arredo o dell’ambiente che lo ospita o vi sia l’impossibilità di intervenire sul posto.

Ogni tipologia di intervento viene eseguita nel pieno rispetto delle caratteristiche originali dell’opera, sia dal punto di vista della coerenza storica che dei metodi costruttivi utilizzati, con materiali idonei e appositamente studiati per adattarsi al meglio alle caratteristiche dell’ambiente, nel rispetto delle parti originali che devono essere preservate il più possibile.

Gli interventi in loco

Eseguiti per restituire l’aspetto esteriore originale dell’opera, fisiologicamente deteriorato a causa dell’uso, dell’esposizione, del degrado biologico e dell’intervento dell’uomo.

Il legno è un materiale sensibile, le cui caratteristiche si alterano fortemente in funzione dell’ambiente esterno; temperatura e umidità sono tra le cause principali dei movimenti del legno che, dilatandosi e contraendosi, subisce una deformazione che produce il creparsi della superficie.

Anche la luce, sia essa naturale o artificiale, produce un deterioramento superficiale che altera le caratteristiche di colorazione del legno che può subire, a seconda della gravità, processi di scurimento, ingiallimento o decolorazione che rendono disarmonico l’aspetto d’insieme dei manufatti.

Tale deterioramento intacca lo strato superficiale del legno usurando la vernice o la finitura, favorendo il distaccarsi di eventuali elementi decorativi quali intagli, intarsi, tappezzerie, applicazioni in genere.

Anche l’intervento dell’uomo, sia esso pregresso (dovuto a restauri precedenti eseguiti con materiali non conformi) o recente (con l’uso, ad esempio, di prodotti lavanti ed igienizzanti aggressivi per le superfici) provoca gravi danni e alterazioni sulla superficie del legno degradandone fortemente l’aspetto estetico.

In casi di questo genere, in cui la struttura portante dell’arredo e l’ambiente che la ospita non risultano compromessi, l’intervento di restauro si limita ad incollaggi di parti distaccate, ancoraggi di elementi che per la loro posizione si trovano a subire sollecitazioni più importanti (ad esempio le sedute ribaltabili di un coro o refettorio, i braccioli, le pedate di scalini o pedane facenti parte dell’arredo fisso), riempimento di lacune superficiali (intervento di “sverzatura” tramite l’apposizione di piccoli cunei in legno di lunghezza variabile, stuccature e rabboccature), trattamento delle superfici volto ad uniformare l’aspetto finale dell’opera nella maniera il più conforme possibile all’aspetto originale del manufatto.

Gli interventi di smontaggio, restauro e rimontaggio

Gli interventi dell’arredo di questo tipo, si esegue in tutte quelle situazioni in cui l’intervento si inquadra all’interno di un più vasto progetto sull’ambiente che lo ospita, in concomitanza con interventi di restauro edilizio, adeguamento normativo degli ambienti, risanamento o cambio di destinazione d’uso.

In casi più rari è stato eseguito lo smontaggio per l’impossibilità di eseguire l’intervento sul posto perché in uso, fruibile e visitabile; diventava pericoloso e difficoltoso usare certi tipi di materiale od eseguire alcune lavorazioni, senza disturbare il quotidiano svolgimento delle attività (musei e chiese aperte al pubblico).

Fondamentale è che la fase di smontaggio sia accompagnata da una accurata documentazione fotografica e da una mappatura il più dettagliata possibile al fine di rendere la successiva fase del rimontaggio agevole ed il più immediata possibile.

Gli ambienti del nostro laboratorio sono spaziosi ed in grado di accogliere strutture di arredo fisso di dimensioni importanti quali farmacie, cori e refettori che sono stati, di volta in volta, “ricostruiti” nella nostra falegnameria al fine di riprodurne l’impianto originale e poter così eseguire le lavorazioni necessarie.

In questi casi si ha la possibilità di programmare una operazione più profonda che preveda, oltre al ripristino dell’aspetto estetico originale, anche un risanamento strutturale e dei materiali che costituiscono l’ossatura e la base dell’arredo, con la sostituzione degli elementi degradati la cui funzionalità è stata compromessa dall’uso e dagli agenti esterni in primis l’umidità (che con il passare del tempo crea situazioni favorevoli all’aggressione da parte di insetti xilofagi, funghi e muffe).

In tutti questi casi si è provveduto preventivamente ad ogni altro intervento, ad una operazione di disinfestazione eseguita talvolta con la creazione in laboratorio di apposita camera anossica in cui il materiale viene sigillato e messo sottovuoto in una tenda ermetica al cui interno viene somministrata costantemente anidride carbonica al fine di eliminare l’ossigeno presente nelle piccole gallerie e cunicoli prodotte dagli insetti xilofagi. In tal modo la mancanza di ossigeno provoca la disidratazione degli insetti e delle uova potenzialmente presenti all’interno del legno, causandone la morte in modo del tutto non invasivo e senza l’uso di sostanze chimiche che permangono nel materiale.

Qualora la quantità di materiale fosse minore e non gravemente compromessa da degrado biologico si interviene tradizionalmente con iniezioni e spennellature di prodotti specifici.

In seguito a questa operazione si procede, previa analisi del caso specifico in rispetto a quanto stabilito in capitolato o accordo con il committente dei lavori, all’intervento di restauro vero e proprio partendo dal restauro strutturale delle parti portanti e dell’ossatura cui si appoggia l’apparato decorativo e proseguendo con la parte di rivestimento superficiale per terminare con le decorazioni, siano esse applicazioni, intagli e/o intarsi, in ultimo si interviene sulle verniciature ed i trattamenti di finitura.

Il restauro strutturale può prevedere la sostituzione parziale o totale degli elementi con altri dello stesso materiale ma sani ed a loro volta trattati per aumentarne la capacità di conservazione in uso.

I trattamenti sull’apparato decorativo e sul rivestimento prevedono la sostituzione delle parti gravemente compromesse e non recuperabili, il fissaggio della superficie decorata al supporto al fine di recuperare la funzionalità d’insieme, l’integrazione di parti mancanti, il riempimento di fessurazioni e lacune.

Una volta eseguite queste operazioni, restituita leggibilità, uniformità di superficie e armonia all’arredo si procede con l’ultima fase di intervento: il trattamento finale della superficie.

Questa operazione ha la doppia finalità di valorizzare il manufatto e l’insieme delle sue componenti, e di fungere da protezione al legno riducendone il deterioramento.

La fase di rimontaggio prevede lo spostamento nell’ambiente originario, la creazione di ancoraggi stabili e resistenti alla muratura ed al pavimento sostituendo i precedenti elementi quali staffe, ganci o tiranti o sfruttando i precedenti se ancora solidi.

La Rangoni Basilio

Restauro di un Antica Spezieria a Parma

Un po di storia

Le prime notizie dell’Antica Spezieria sita nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista risalgono al 1201. L’attuale sistemazione dei locali risale invece alla fine del XVI secolo e l’inizio del XVII e comprende quattro locali.

Il primo locale è chiamato “del fuoco” per la presenza del camino, i banconi per le vendita, bilance e pesi; è presente anche un busto di Ferdinando Gardoni risalente alla prima metà del XIX secolo (erede di Luigi Gardoni, speziale alla quale venne affidata la gestione della spezieria verso la seconda metà del 1700).

Il secondo locale è detto “dei mortai” per via dei mortai in marmo e bronzo presenti, ci sono inoltre vasi in maiolica e in porcellana.

Il terzo locale viene chiamato “delle sirene” in quanto sugli arredi sono presenti delle figure allegoriche scolpite, simili a delle sirene; in questa sala sono presenti anche vasi, albarelli e manoscritti.

Il quarto locale è il laboratorio vero e proprio con la presenza di un pozzo e l’ingresso alla cantina; appesi alle pareti vi sono alambicchi e bottiglie in vetro del XVII secolo, oltre che lavabi in marmo veronese del 1500.

L’inizio del lavoro di restauro

La nostra falegnameria è stata incaricata di restaurare tutti gli arredi lignei presenti nella Spezieria.

La prima operazione è stata quella di trasportare ogni singolo pezzo nella nostra bottega per operare in maniera più accurata. Da qui si sono svolti tutti i procedimenti di restauro idonei agli arredi.

Come prima cosa l’aspirazione di polveri da ogni arredo, il trattamento antiparassitario e la pulitura che, data la delicatezza degli oggetti, è stata eseguita con acqua demineralizzata e sapone neutro, per eliminare i depositi di polvere coesi. Questi interventi sono stati comuni a ogni arredo, successivamente abbiamo studiato caso per caso e adottato specifiche soluzioni di restauro.

Il restauro della stanza delle sirene

Partendo dalla stanza “delle sirene” abbiamo notato che la maggior parte degli elementi erano stati dipinti sopra un’ammanitura in gesso, quindi la prima operazione è stata quella di consolidare sia la pellicola pittorica decoesa che le parti strutturali, in alcuni casi tarlate. Le parti dove mancava legno sono state ricostruite utilizzando la stessa specie legnosa dell’originale. Una volta che la pellicola pittorica ha ripreso la sua coesione al supporto, abbiamo provveduto a stuccare le parti mancanti e riprenderle poi a colore con l’uso di additivi coloranti uniti ad una vernice opaca. Data la caratteristica fattezza di questi arredi lignei, ci siamo serviti di un protettivo all’acqua, in modo da proteggere questa delicata pittura.

Il restauro delle stanze dei mortai e del fuoco

Diverso il procedimento di restauro avvenuto per le altre due stanze, “dei mortai” e “del fuoco”. In queste sale, dopo la consueta pulitura con acqua demineralizzata e sapone neutro, abbiamo provveduto a mettere in sicurezza le parti distaccate ed eseguito il rifacimento di quelle mancanti, utilizzando sempre la stessa specie legnosa utilizzata nell’originale. La coloritura di queste sale non è come quella presente nella sala “delle sirene”, ma mantiene visibili le venature e le caratteristiche del legno, cambiando solo il colore originale. In questo caso abbiamo ripreso il colore delle parti lignee nuove e delle parti con mancanze o abrase, utilizzando coloranti solubili in acqua e solubili in alcool; questo per avere più compatibilità con la finitura che abbiamo deciso di adoperare su questi arredi. La gommalacca quindi è stata la scelta finale come protettivo perchè chiude i pori del legno, formando una leggera pellicola naturale.

Al termine dei lavori di restauro

Al completamento degli interventi di restauro gli arredi dell’Antica Spezieria di Parma sono stati trasportati nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista, con tutte le accortezze previste quando si movimentano beni di interesse culturale.

Restauro di arredi fissi della boiserie ligneo di sporto Devon & Devon a Firenze

Restauro degli arredi fissi della chiesa San Giovanni Battista in Orani in Sardegna

Restauro degli arredi fissi dell’abbazia di Vallombrosa

Restauro degli arredi fissi del convento Radda in Chianti

Restauro degli arredi fissi della basilica Della Santissima Annunziata di Firenze

Restauro di mobili antichi in legno massello

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Il restauro dei mobili antichi in legno massello

L’importanza del restauro del mobile in legno

Da sempre la nostra ditta si occupa di mobili, sia la produzione che il restauro, fin dalla sua fondazione nel 1889.

Nel corso degli anni è cambiato il modo di approcciarsi al restauro del mobile; si sono succedute tecniche e materiali di lavorazione, si sono evolute le strumentazioni ma non è mai cambiata la cura e l’attenzione che dedichiamo ad ogni singolo manufatto, sia esso importante testimonianza di un’epoca piuttosto che un semplice ricordo di famiglia.

Il mobile è testimone delle tecniche artistiche artigianali del momento in cui è stato costruito, è il riflesso di una realtà tecnologica, della conoscenza scientifica e degli stili artistici di un particolare momento storico; nell’aspetto più romantico rappresenta la memoria, lo spirito del passato, la capacità di evocare, con il suo potere immaginifico, ricordi e visioni.

Per tali, innumerevoli ragioni ogni pezzo è trattato rispettando la sua unicità, sia che trovi collocazione all’interno di un museo piuttosto che nel salone di un’abitazione privata.

Il restauro del mobile antico in legno massello per la Rangoni Basilio

Con tale premessa alla Rangoni Basilio s.r.l. ci approcciamo al “mobile” considerando la sua storia passata e quella futura, l’uso che ne verrà fatto, il luogo in cui verrà collocato e conservato analizzando con il cliente il tipo di intervento da eseguire, i materiali da utilizzare, la finitura finale o la sua trasformazione e ammodernamento.

Occorre distinguere, a questo punto, gli interventi riguardanti i mobili antichi, di particolare pregio e valore artistico destinati alla conservazione all’interno di musei o luoghi di interesse culturale da quelli che riguardano i pezzi destinati all’uso, sia esso quello per cui il mobile è nato piuttosto che un NUOVO uso. Va da sé che gli arredi destinati all’esposizione ed aventi il valore di testimonianza unica e visibile di un passato più o meno lontano devono risultare del tutto conformi al loro aspetto originale, talvolta anche prevedendo l’eliminazione di restauri precedenti eseguiti in modo troppo invasivo o con materiali non conformi e non idonei all’epoca di fabbricazione.

I mobili di uso quotidiano, invece, devono rispondere ad esigenze pratiche; saranno più soggetti ad usura e dovranno rispondere alle richieste specifiche del committente che può richiedere cambiamenti, anche radicali, nell’aspetto.

I diversi interventi del restauro sul mobile antico in legno massello

Le fasi di intervento sono sostanzialmente le stesse, cambiano principalmente i materiali e le tecniche utilizzate; i mobili di particolare pregio ed importanza dovranno irrimediabilmente essere restaurati con materiali reversibili, ossia che la loro futura eliminazione non causi alcun danno all’opera, e stabili, cioè che non si alterino o deteriorino entro un periodo di tempo ragionevole.

L’analisi del mobile antico in legno massello

La preventiva analisi dell’opera permette di ottenere informazioni per caratterizzarla dal punto di vista dei materiali, del periodo storico, dello stato di conservazione al fine di emettere una corretta diagnosi sul suo stato di conservazione e sull’intervento da eseguire; in particolare la diagnosi permette di definire le problematiche , fissare gli obiettivi dell’intervento e determinarne le linee generali che spesso non risultano del tutto prevedibili a causa di problemi non previsti (ad esempio una ossatura dall’aspetto solido può in realtà essere internamente completamente danneggiata da attacchi parassitari).

La disinfestazione dell’opera

A questo punto si procede con l’intervento vero e proprio; per prima cosa si esegue la disinfestazione le cui modalità cambiano a seconda delle caratteristiche del mobile, dell’uso, del suo valore artistico e dalle sue dimensioni.

Il consolidamento del legno antico

Il consolidamento è l’intervento grazie al quale restituiamo al legno la sua caratteristica di resistenza meccanica persa a causa di attacchi biologici (insetti, funghi, muffe), dell’eccessiva umidità, da rotture dovute all’usura e all’uso.

Può essere eseguito con sostanze consolidanti di diversa natura, ormai le più usate sono di tipo sintetico, che hanno sostituito ormai quasi completamente i consolidanti di tipo naturale molto meno efficaci; i consolidanti penetrano all’interno della fibra del legno allo stato liquido e solidificano dopo un intervallo di tempo che varia a seconda della loro concentrazione, creando una pellicola interna che attribuisce maggiore consistenza al materiale.

La pulizia dell’opera

A questa fase segue quella di pulitura, anch’essa molto delicata, ossia la rimozione dalle superfici dello sporco e di tutte quelle sostanze causa di danni materiali o alterazione dell’aspetto originale del mobile; anche in questa fase i materiali impiegati possono essere di diversa natura e diversa aggressività e vengono adottati dopo un accurato studio (spesso svolto in team con i nostri consulenti chimici del restauro) sul risultato finale che si vuole ottenere.

La riparazione strutturale del mobile antico in legno

Come per gli arredi fissi si procede con la riparazione strutturale, volta a recuperare la funzionalità del mobile e a costituire un solido supporto su cui saranno fissati gli elementi superficiali e di decorazione, successivamente sarà possibile intervenire con reintegrazioni laddove vi è un’assenza di materia che altera la leggibilità del mobile o la sua funzionalità. Le reintegrazioni si eseguono con materiali stabili e reversibili, omogenei con quelli originali.

La documentazione fotografica dell’opera

Durante tutte le fasi descritte è sempre buona regola eseguire un’attenta documentazione fotografica; in più di un caso disporre di un vasto ed ordinato archivio fotografico ci ha permesso nel corso dei numerosi anni di attività, di monitorare le condizioni di opere i cui proprietari hanno affidato, anche più di una volta, alle mani dei nostri artigiani.

La finitura del mobile antico in legno massello

La fase finale di finitura si riferisce al trattamento ultimo della superficie del mobile eseguita con verniciatura o lucidatura, fase particolarmente importante poiché tramite questa lavorazione si conferisce all’opera appena terminata espressività e caratteristica propria di uno stile, un’epoca, un’area geografica od ancora si può esaltare la bellezza di un certo tipo di legno o mascherarne la “povertà”, se questo ha caratteristiche modeste, addirittura arrivando a mascherarne l’aspetto e farlo passare per un legno pregiato.

Sarà cura dell’operatore, prima di procedere alla verniciatura finale, fare sì che tutte le parti di legno, stucco o applicazioni, vengano conguagliate a colore in modo da non essere troppo evidenti rispetto a quelle originali o che hanno subito un’alterazione di colore durante le lavorazioni.

Eseguita questa operazione di omogeneizzazione cromatica si procede alla finitura la quale permette di creare uno strato protettivo sul legno in grado di proteggerlo e renderlo più resistente al degrado ed all’aggressione da parte di agenti esterni, costituendo una barriera di protezione che evita graffi, sporco, macchie e abrasioni in genere.

Anche nel caso dei prodotti da finitura, siano essi coloranti, vernici, o cere, sarà importante usare prodotti stabili e reversibili, dalla provata resistenza alle alterazioni provocate dalla luce solare ed artificiale ed all’umidità.

La Rangoni Basilio

 

Restauro di un mobile antico : una poltroncina per un cliente privato a Firenze

La poltroncina è una seduta antica in legno sagomato a imitazione bambù.

Il restauro sulla poltroncina antica

La struttura è stata sverniciata, rinforzata e rincollata. Il rivestimento in paglia di Vienna dello schienale è stato restaurato, mentre è stato sostituito quello sotto i braccioli. Sono poi stati conguagliati i colori chiari agli scuri sia del legno che della paglia di Vienna e riverniciati a gommalacca e cera.

Il restauro di tappezzeria

Per la tappezzeria, è stata eseguita la sostituzione delle cinghie della seduta e realizzata la rimbottittura del sedile. I nuovi cuscini e i braccioli, sono stati rivestiti con tessuto operato in raso di cotone.

Restauro di un tavolino da lavoro antico per un cliente privato a Firenze

Il restauro di una macina antica per un cliente privato

Restauro di un mobile antico: un tavolo in palissandro per un cliente privato a Firenze

Restauro di un tavolo antico in noce per un cliente privato

Restauro di una carrozza antica

Restauro di mobili antichi: le teche monetarie del museo Archeologico di Firenze

Restauro di mobili antichi: le teche del Museo storico della Caccia e del Territorio Cerreto Guidi

Restauro di mobili antichi: il casino di caccia del Museo storico della Caccia e del Territorio Cerreto Guidi

Restauro di sedie antiche con seduta in tessuto per un cliente privato

Restauro di una sedia antica per un cliente privato

Restauro dei piedi di sedie antiche per un cliente privato a Firenze

Restauro dei tavoli antichi del Salone Monumentale della Biblioteca Marucelliana di Firenze

Restauro di un mobile antico: una consolle per un cliente privato

Restauro di un mobile antico: un cassone di nozze per un cliente privato

Restauro di cori lignei antichi in legno massello

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Il “coro”, all’interno di una chiesa, è lo spazio destinato ai rappresentanti del clero durante lo svolgimento delle manifestazioni liturgiche, e ai cantori.

Costituito da sedute in legno (o panchine lunghe, banchi), o da chiostri di cori individuali, è una struttura che può raggiungere anche grandi dimensioni. Nei vari periodi storici, il “coro” ha occupato differenti aree all’interno delle chiese: dinanzi all’altare, lungo le pareti del presbiterio, dietro all’altare nella parte terminale della chiesa all’interno della campata, posta prima dell’abside.

I dettagli architettonici di ogni “coro”, si sono evoluti in base alla sua funzione, come spazio destinato alla preghiera e al canto liturgico da parte della confraternita monastica, o dal collegio di canonici di una cattedrale.

Il restauro conservativo dei cori lignei antichi in legno

La Rangoni Basilio srl, specializzata nel settore del restauro di mobili antichi, esegue interventi di restauro conservativo di cori lignei. Grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni, e al team di specialisti e artigiani del mestiere, attraverso l’utilizzo di tecniche mirate alla lavorazione, e alla conservazione del legno come, doratura, ebanisteria, finiture tradizionali, intaglio e intarsio, policromia, e tornitura, garantisce per ogni intervento di recupero e restauro, il pieno rispetto dei materiali di origine dei manufatti, e delle caratteristiche storico- stilistiche delle strutture preesistenti.

Indagini e studi preliminari prima del restauro del coro ligneo in legno massello

Di fondamentale importanza, per l’ottima riuscita di un intervento di restauro di un “coro ligneo”, è la parte riguardante lo studio e le indagini preliminari effettuati sulla struttura.

Questi consistono in:

  • valutazione della struttura lignea (riconoscimento della geometria, e dei dettagli costruttivi)

  • Rilievo fotografico (studio visivo e analisi strutturale)

  • Rilievo a misura del manufatto (dati geometrici del manufatto)

  • Riconoscimento delle specie lignee

  • Stato di conservazione (stato di degrado del legno dovuto a calore, luce, umidità, presenza di agenti infestanti)

  • Analisi sulle caratteristiche meccaniche del legno

Ultimati lo studio e l’indagine, e raccolte tutte le informazioni sulle caratteristiche strutturali del legno di cui si compone la struttura, si passa all’esecuzione di ulteriori verifiche e alla progettazione dell’intervento di restauro.

Azioni di intervento per il restauro di cori lignei antichi in legno massello

La Rangoni Basilio srl, che opera in stretta collaborazione con rinomati studi di architettura, insieme ai suoi progettisti, architetti, artigiani, tecnici e operai addetti, per il restauro parziale o completo di cori lignei e di manufatti, esegue interventi di:

  • Disinfestazione (distruzione degli agenti infestanti presenti, e predisposizione di condizioni avverse per la riproduzione degli stessi)

  • Consolidamento delle parti lignee indebolite, con l’ausilio di resine

  • Quando richiesto, inserimento nella struttura di nuovi elementi di supporto, trattati opportunamente

  • Pulitura di tutte le superfici con l’impego di tecniche e materiali idonei alla conservazione della patina del legno trattato

  • Ricomposizione parziale o totale della struttura.

  • Patinatura e protezione finale

Particolare attenzione, viene rivolta alle varie metodologie di pulitura delle opere lignee e dei manufatti.

Tutti gli interventi di restauro della Rangoni Basilio srl, sono realizzati nel pieno rispetto delle normative di sicurezza.

Tutti i lavori sono garantiti per dieci anni.

Nella fotogallery, sono presenti alcuni restauri di cori lignei, eseguiti dalla Rangoni Basilio srl:

  • Coro ligneo dell’Altare Maggiore dell’Abbazia di Vallombrosa (Firenze)

  • Coro ligneo dei Beati dell’Abbazia di Vallombrosa (Firenze)

  • Coro ligneo della Chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio di Firenze (Firenze)

  • Coro ligneo della Chiesa San Giovanni Battista in Orani (Nuoro)

  • Coro ligneo su disegno di Vasari della Cattedrale di Arezzo

  • Coro ligneo della Cattedrale di Fiesole (Firenze)

  • Coro ligneo della Chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano (Pistoia)

  • Coro ligneo della Cappella del Buontalenti di Villa Demidoff (Firenze)

Per richiedere informazioni, compilare il modulo sottostante, oppure chiamarci per telefono dal pulsante che si trova appena sotto.

La Rangoni Basilio

Restauro del coro ligneo dell’altare maggiore dell’abbazia di Vallombrosa

Restauro del coro ligneo dei Beati dell’abbazia di Vallombrosa

Restauro del coro ligneo della chiesa San Giovanni Battista in Orani in Sardegna

Restauro del coro ligneo della chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio di Firenze

Il restauro e rifacimento dei dormienti della loggia Badia Fiesolana

Il restauro del soffitto della Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli al palazzo Medici-Riccardi di Firenze

Il restauro del soffitto del Casino di Montili

Trattamento antiparassitario del soffitto della sala degli Otto del Palazzo Vecchio a Firenze

Consolidamento delle trave della sala Stampa del Comune di Firenze

Il restauro di un soffitto a cassettoni in una villa privata

Il restauro delle capriate loggia palazzo storico

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